Storia del Laboratorio di Restauro

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L’attuale laboratorio di restauro è la prosecuzione di quello progettato e realizzato, nel 1937, grazie al supporto finanziario del Ministero dell'Educazione Nazionale, dall’allora direttrice Bianca Bruno, di cui si hanno indizi nelle carte d’archivio dell’Istituto.

Il primo nucleo venne costituito nei locali forniti dal Genio Civile di Cagliari, dotati di attrezzature all’avanguardia dove prestava la sua attività di restauro il Sig. Aloisi proveniente dal laboratorio di restauro, operativo presso la Badia di Grottaferrata.

L’attività purtroppo durò solo pochi mesi a causa del venir meno del suo operatore e della costituzione nel 1938 del neo Istituto della Patologia del Libro sotto la direzione di Alfonso Gallo, che spogliò il laboratorio delle nuovissime strumentazioni che vennero trasferite a Roma su richiesta dell’allora Ministro dell’Educazione Nazionale.

Non si ha notizia di una formale restituzione a questa Biblioteca delle strumentazioni fornite, ma è certo motivo di orgoglio per questo Laboratorio di restauro, sapere di aver contribuito all'avvio di un così importante Istituto, oggi Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.

Negli anni ‘70 del secolo scorso, grazie al sostegno dell’Istituto della patologia del Libro, la Biblioteca fu oggetto di una radicale ristrutturazione, progettata dall’ing. Vittorio Lucente, che si occupava di edilizia bibliotecaria, il quale intuì la necessità di dotare l’Istituto di nuovi spazi destinati al restauro.

Fu così che, sotto la direzione della dott.ssa Graziella Sedda Delitala, si decise di riaprire il laboratorio di restauro grazie al forte impulso che diede il bibliotecario conservatore dott.ssa Giuseppina Cossu Pinna, alla quale venne affidata la responsabilità dello stesso.

Inizialmente, all’attività di restauro, fu adibito il restauratore Giovanni Tatti, formatosi all'Istituto della Patologia del libro di Roma, al quale seguirono, nel 1985,altri  sei restauratori (Marco Tarcisio Angioni, Raffaele Angelo Lampis e Teodoro Pisu, Antonella Angela  Leoni e Patrizia Cabras). Nel 1987, il capo tecnico Barbara Biciocchi, fu la nuova responsabile del Laboratorio, ma dopo alcuni mesi lasciò Cagliari alla volta di Roma.

Alla fine degli anni 90, sotto la direzione della dott.ssa Rosa Caffo e della nuova responsabile dott.ssa Maria Teresa Passiu,  il laboratorio assunse la conformazione attuale, arricchendosi della collaborazione di un gabinetto fotografico affidato ai due fotografi, Luigi Moroni e Franco Staico. La dott.ssa Passiu promosse nel corso di vari anni le attività di restauro e legatoria intrattenendo anche stretti contatti con l'Istituto Centrale della Patologia e confrontandosi con vari  laboratori privati, accreditati sul territorio nazionale.
Queste attività vennero mantenute e incrementate nell’anno 2000 sotto la direzione della dott.ssa Ester Gessa.

Oggi il nuovo direttore Martino Marangon, riveste anche il ruolo di responsabile del settore Tutela e Conservazione.